
NUMERI E CORONAVIRUS, UN BINOMIO CHE TERRORIZZA LE FAMIGLIE ITALIANE. QUAL’ È LA SITUAZIONE IN CAMPANIA?
30 Ottobre 2020Il Coronavirus sta mettendo nuovamente alle strette il sistema sanitario nazionale e sta preoccupando notevolmente tutte le famiglie italiane, prese d’assalto da una serie di numeri che vengono ora minimizzati come non eccessivamente preoccupanti, ora come forieri di sventure e tragedie future. La Campania è tra le regioni che preoccupano di più, per l’alta incidenza dei casi, superiore a quella nazionale, e per l’occupazione elevata di posti letto in strutture sanitarie spesso poco efficienti. Come stanno realmente le cose?
Proviamo a spiegarlo attraverso un grafico elaborato dal Gimbe, una fondazione nazionale per la diffusione di notizie sulla sanità. Il grafico mostra il posizionamento delle Province campane in relazione alle medie regionali di incidenza per 100.000 abitanti delle ultime 2 settimane e all’incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana. L’ incrocio dei quadranti indica i valori medi della Regione Campania. Sull’asse orizzontale viene indicato il numero di nuovi casi per 100.000 abitanti nelle ultime 2 settimane. Questo valore viene permette di stimare quanti casi, in un determinato momento, sono positivi e potrebbero quindi trasmettere il contagio. Sull’asse verticale viene rappresentato l’incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana. Questo valore indica, invece, quanto crescono velocemente i nuovi casi.
Dal grafico si evince che Benevento ed Avellino sono nella zona verde, ossia il numero di nuovi casi e la loro velocità di crescita sono al di sotto della media regionale. Salerno è nel quadrante in alto a sinistra, il che vuol dire che i nuovi casi sono al di sotto della media regionale, ma la loro velocità di crescita è superiore e, anzi, i casi nell’ultima settimana sono cresciuti più velocemente di tutte le altre province, dato questo che appare piuttosto sorprendente se confrontato alla bassa attenzione mediatica prestata. Caserta è praticamente in linea con i dati regionali, con la tendenza a spostarsi verso il quadrante rosso, il più pericoloso, dove si trova già, sebbene di poco, Napoli.
Per il capoluogo di regione, contemporaneamente, i nuovi casi sono più numerosi e crescono più velocemente di quelli medi campani. Ciò a riprova che, come da noi sostenuto da tempo, anche se si dovessero intraprendere azioni più decise di quelle attuali per combattere la diffusione del virus, sarebbe bene rivolgere l’attenzione innanzitutto dove il problema è veramente serio ed ha la tendenza ad andare fuori controllo, vale a dire nelle province di Napoli e Caserta.
Per Avellino, attualmente, la situazione appare ancora ampiamente gestibile, confermando la relativa importanza dei numeri assoluti nel determinare la gravità del contagio. Il capoluogo irpino, peraltro, è al di sotto anche della media nazionale in entrambe le categorie, per cui massima attenzione e rigore ma niente panico.