
NOI CON L’ITALIA SI PRESENTA. LO CONTE IN POLEMICA CON I “NOMI CALATI DALL’ALTO”. GARGANI: ” RIPORTIAMO IL SUD AL CENTRO DELLA POLITICA”
3 Febbraio 2018
Franco Lo Conte, Alfonsina Cornacchia, Giuseppe Vecchione, Antonietta Gialanella la squadra al completo presentata al proporzionale che sosterrà nel listino alla Camera Pietro Foglia per il collegio di Avellino, Carmela Grasso per il collegio dell’alta irpinia per Noi Con l’italia. Ad aprire le danze della campagna elettorale Franco lo Conte, capolista Noi con l’Italia alla Camera che non risparmia critiche alle scelte fatte dai vertici riguardo ai nomi calati dall’alto. Il riferimento, chiaro, al posto nell’uninominale destinato a Pino Galati, politico calabrese che poco si riconosce nei problemi dell’Irpinia e della Campania. Ecco perché il termine più utilizzato dallo stesso Lo Conte nel corso dell’intervista rilasciata ai cronisti è “territorio”, conoscenza del territorio. Una legge elettorale complicata che, nel caso della lista di Noi con l’Italia, ha una doppia difficoltà: “Sarà un’impresa – dichiara il capolista Lo Conte ai cronisti – spiegare agli elettori perché con una ics si votano due persone e soprattutto invogliare a indicare il nome dell’uninominale quando questi non rappresenta il territorio e non ne conosce le problematiche e le capacità di sviluppo”. Il punto è: perché un irpino dovrebbe mettere una croce ed indicare Galati nel collegio uninominale? Un danno non da poco – sempre secondo Lo Conte – che si fa ai nomi candidati nel proporzionale che il territorio, invece, lo conoscono a mena dito: “Mi presento con la mia esperienza iniziata nel 1985 avendo ricoperto ruoli al Comune di Ariano irpino, in Provincia e nella comunità Montana Valle Ufita . Riuscirò a far capire agli elettori che il ragionamento da fare è sostenere un candidato locale che conosce il territorio e che ha delle idee per farlo sviluppare”. Riferimento alla Valle Ufita, aree interne, che rappresenta punto d’incontro tra Avellino e Benevento che sta diventando una provincia unica. Area baricentrica tra Napoli e Bari. “Le aree interne possono essere degnamente rappresentate – conclude – solo da chi conosce profondamente il territorio”.
Sulla composizione della lista abbassa i toni invece l’onorevole Giuseppe Gargani che parla di scelte oculate e senza traumi: “Rispetto agli altri partiti, come il Pd, non abbiamo certo il primato in negativo, questa volta – sottolinea – Il cavallo di battaglia che porto avanti da anni è creare una classe dirigente che possa essere un gruppo affiatato, collegiale. Mentre tutte le altre liste sono la personificazione di un nome, Noi con l’italia ha la volontà corale. Se c’è un’antipatia nei confronti dei partiti, se c’è un abbandono dell’arena elettorale da parte degli elettori è perché la personalizzazione ha messo ancora più in crisi le identità dei partiti. Negli altri partiti c’è una scelta che non è legata strettamente al territorio né legata ad una classe dirigente che possa definirsi tale. Il pd e gli altri partiti sono in sofferenza proprio per questo. Il pd ha perso la sua identità, è un partito indistinto.”. Sulle polemiche anche interne legate alla candidatura di Pino Galati, Gargani precisa: “Sono sempre stato contrario agli innesti territoriali, ma Galati è un politico che comunque appartiene al Sud ed è impegnato insieme ad una squadra indirizzata a risolvere i problemi del mezzogiorno. Dunque, deve essere accolto come portatore anche degli interessi della nostra gente, gli stessi del Sud che da 5 – 10 anni a questa parte è stato abbandonato e cancellato dall’agenda politica. Noi abbiamo avvicinato il Sud al Nord ma negli ultimi anni il Sud si è sempre più allontanato dall’Europa. “