
CORRUZIONE, BUFERA SU DE LUCA E REGIONE.TRA GLI INDAGATI L’AVVOCATO IRPINO GIUSEPPE VETRANO
11 Novembre 2015Le dimissioni di Nello Mastursi erano solo avvisaglie della bufera politico-giudiziaria che stava per abbattersi sul Governatore della Campania Vincenzo De Luca e Palazzo Santa Lucia.
Il Presidente risulta indagato a Roma per corruzione per induzione e rivelazione di segreto insieme ad altre 6 persone.
L’inchiesta avviata nel luglio scorso scaturisce da un’intercettazione telefonica in cui un manager dell’ospedale “Santo Bono” chiede ad un avvocato avellinese di essere messo in contatto con il capo della segreteria politica di De Luca.
L’avvocato è un tramite politico, il manager in questione è Gugliemo Manna, marito del giudice napoletano Anna Scognamiglio; il magistrato è relatore della sentenza con cui il Tribunale di Napoli il 22 luglio accoglierà il ricorso di De Luca contro la sospensione dalla carica per effetto della Legge Severino rinviando gli atti alla Consulta.
L’inchiesta avviata dalla Procura di Napoli passa a questo punto per competenza a Roma trattandosi di vicenda che riguarda un magistrato campano.
Dalle intercettazioni emergerebbe un presunto scambio di favori: il manager chiede una nomina «pesante» nella sanità pubblica per rivelare in anticipo l’esito della decisione dei giudici sulla sospensione.
Da qui l’iscrizione sul registro degli indagati della Procura di Roma del segretario regionale organizzativo del Pd, Carmelo Mastursi, del giudice Scognamiglio, di suo marito , dell’avvocato Giuseppe Vetrano, coordinatore irpino della lista per le regionali a sostegno di De Luca ” Campania Libera” e di alcuni funzionari dello staff del governatore, oltre che dello stesso De Luca.
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intanto, dichiara “senza alcun margine di equivoco” la sua “totale estraneità a qualunque condotta meno che corretta”.
De Luca ha incaricato il suo avvocato di chiedere di essere ascoltato.
«È mia intenzione – aggiunge De Luca – fare in modo che si accendano su questa vicenda i riflettori nazionali, trovandomi nella posizione di chi non sa di cosa si stia parlando».
« Per me, come per ogni persona perbene, ogni controllo di legalità è una garanzia, non un problema. E su questo, come sempre – conclude De Luca – lancio io la sfida della correttezza e della trasparenza».
“Sul caso di un suo stretto collaboratore De Luca sembra un turista svedese”, è il commento che ha reso sulla vicenda Mastursi Stefano Caldoro ancor prima della notizia di De Luca sotto inchiesta. L’ex governatore, oggi capo dell’opposizione di centrodestra, aveva invocato inoltre rispetto per cittadini e stampa.