
TRASFERTE MINISTERIALI !
18 Maggio 2019Ultimo fine settimana di campagna elettorale nel segno delle polemiche ministeriali nei confronti del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Chi spiega il nesso con il voto che domenica prossima esprimeranno i cittadini di 46 comuni della provincia di Avellino, vince la bambolina. Il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, va allo stabilimento di Valle Ufita di IIA e di tutto parla, cioè di De Luca e della sanità, tranne che di IIA tanto da far supporre, come hanno capito gli operai, che il ministro per il Sud dello stabilimento di Valle Ufita ne sa quanto io di trigonometria. Cioè, niente. L’unica notizia è costretta ad inventarsela Carlo Sibilia: si stanno costruendo 23 autobus elettrici che presto vedremo sulle strade di Genova. Stanno assemblando questa commessa, ma non sono bus elettrici. Un lavoro che una quarantina di operai sta portando avanti per evitare all’azienda il pagamento di salate penali, con la buona volontà di artigiani che hanno a loro disposizione una officina piuttosto che una fabbrica che costruisce bus: la ristrutturazione dello stabilimento, avevano giurato che sarebbe partita il prossimo primo giugno, è destinata a slittare ancora e del quarto socio che completi gli assetti e il capitale societario non si vede neanche l’ombra.
Prevedibile che il copione si ripeta domani con il ministro della salute, Giulia Grillo. Che un ministro visiti gli ospedali di Ariano e di Avellino, è una iniziativa più che lecita. Che si porti appresso e in giro per le corsie i candidati sindaci di Ariano e Avellino è una improntitudine che la ministra farebbe bene a risparmiarsi anche per non mettersi un gradino sopra rispetto ai maestri della demagogia clientelare che consideravamo insuperabili. Ripeta pure che De Luca non vuole scegliere i direttori generali per merito (intanto è la Lega, alleato-nemico di governo, non De Luca, che si oppone alla scelta dei manager che hanno il punteggio più alto all’interno di un unico albo nazionale); chieda pure conto a De Luca se a Napoli si sparano nell’androne di un ospedale, ma dia qualche notizia che possa riguardarci. L’ostilità politica nei confronti del presidente della Regione non può bloccare oltre 1 miliardo di euro, fermi da aprile scorso, destinati all’edilizia sanitaria della Campania. Si tratta di progetti esecutivi, cantierabili subito. La ministra, visto che c’è e visto che non sono soldi suoi, ci dia qualche notizia anche per non costringere l’immaginifico Sibilia a precipitare in un nuovo scivolone.
Dalle dichiarazioni ai fatti, è vero che IIA aveva una situazione debitoria di circa 60 milioni, ma nessuno dice che 52 milioni erano dovuti solo a Karsan che ad oggi, dopo il miracoloso intervento pubblico, ne rivendica ancora circa 25.
Quindi i soldi messi in ballo da Invitalia e Leonardo, alla fine sono serviti a pagare i turchi, che oltre a quelli si sono presi anche tutti i progetti di Menarini, vecchi e nuovi.
Ieri nella passerella elettorale l’attuale AD di IIA l’ing. Bene, ha sollecitato il pagamento della prima trance dei finanziamenti promessi, peccato che nessuno gli abbia risposto che invece di sollecitare avrebbe potuto gestire i molti milioni già stanziati non in un’unica direzione, la Turchia, ma per pagare anche gli altri fornitori, non a caso mancano ancora le porte per i mezzi destinati a Genova,e le varie officine che lavorano per permettere ai mezzi venduti di camminare.
Speriamo che prima o poi qualcuno invece di incensarlo come salvatore della patria, gli chieda conto di questo, delle attuali assunzioni di personaggi tutti fuoriusciti da Fiat auto e della totale mancanza di presenza di IIA sul mercato, che vuol dire zero commesse per il 2020.
Altro che i 900 autobus previsti nel piano industriale per il 2020 e tutti rigorosamente costruiti in Italia….
Al momento gli unici ad averci guadagnato sono i turchi di Karsan, e non è detto che una volta ripulita dai debiti, mancando il socio industriale, non se la prendano tutta loro IIA.
Chissà se qualcuno dalle parti dei sindacati, ha pensato a questa eventualità…