
PUC ALTAVILLA, IL SINDACO VANNI REPLICA AL SENATORE LEGHISTA BARBARO: “LE SUE PERPLESSITÀ NON HANNO FONDAMENTO GIURIDICO”
10 Gennaio 2020 0 Di La redazioneRiceviamo e pubblichiamo nota del Sindaco di Altavilla, Mario Vanni, in merito all’interrogazione parlamentare presentata dal senatore della Lega, Barbaro, circa il Puc del comune irpino.
“Con tutte le questioni importanti che ci sono in Italia un senatore della repubblica trova di rilievo nazionale interessi coincidenti con le posizioni palesatesi da ambienti vicini alla minoranza consiliare di Altavilla Irpina.
Sulle prime mi sento di affermare che le perplessità non mi pare abbiano un rilievo giuridico anche se ad essere perplesso sono io perché prendo atto che l’interrogante, alla stregua della moglie del capogruppo di minoranza consiliare di Altavilla, fa confusione tra la fase di adozione del PUC da parte della giunta avvenuta con delibera n. 73 del 7 maggio 2019 ed approvazione da parte del consiglio comunale che ancora non c’è stata perché successiva all’acquisizione di tutti i pareri di competenza.
Il richiamato articolo 38 c. 5, infatti parla delle competenze del consiglio e non di quelle della giunta nel periodo intermedio tra la pubblicazione del manifesto di convocazione dei comizi elettorali e l’entrata in carica dei nuovi organi eletti. Esso disciplina che il consiglio comunale in scadenza dura in carica sino all’elezione del nuovo, limitandosi in tale periodo ad adottare gli atti urgenti ed improrogabili (articolo 38, comma 5, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267). Inoltre spetta ai consigli in scadenza, nella propria autonomia, individuare i casi in cui ricorrono gli estremi dell’urgenza e della improrogabilità (Ministero dell’interno, 7 dicembre 2006).
Ciò stante cosa c’entra la giunta che oltretutto si è trovata di fronte ad un atto dovuto per evitare di addossare al comune le conseguenze previste dall’art. 44 della l.r. n. 16/2004 così come puntualizzato sia dalla regione Campania (nota prot. 1429 del 11/01/2019) che dalla provincia di Avellino (nota prot. 7992 del 8/03/2019)?
Se alla lega interessa il PUC di Altavilla mi sarei aspettato un quesito sul perché, detta procedura, è stata tenuta al palo per lunghi anni prima che riprendesse il suo iter con un percorso partecipato e condiviso con la comunità locale allo scopo di recepire, unicamente, gli interessi generali della stessa.”
A seguire, il testo della interrogazione del parlamentare leghista:
“Al Ministro dell’interno. -Premesso che:
il Comune di Altavilla Irpina (Avellino) è stato interessato dalle consultazioni elettorali amministrative
dello scorso maggio 2019, che hanno visto la riconferma del sindaco uscente; all’interrogante risulta che, nel periodo successivo alla pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, il Comune abbia adottato (delibera n. 73 del 7 maggio 2019) il piano urbanistico comunale, a prima vista commettendo violazione della norma recata dall’art. 38, comma 5, del decreto legislativo n. 267 del 2000;
il citato comma 5 dell’art. 38 del testo unico enti locali, infatti, ha proprio voluto evitare che l’organo consiliare in carica potesse condizionare lo svolgimento della campagna elettorale attraverso atti in grado di incidere sulla formazione della volontà popolare e pertanto favorire i consiglieri in carica, che potrebbero rivestire la qualità di candidati in occasione del rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale, come nel caso specifico di Altavilla Irpina (in questo senso, fra le tante e molteplici sentenze, si citano Tar Veneto, sentenza n. 1273/96, e Consiglio di Stato, sezione I, sentenza n. 2955/03); la ratio della norma è rinvenibile anche nel principio di buon andamento della pubblica amministrazione: i poteri delle amministrazioni, in qualche modo, si affievoliscono nel periodo di avvicinamento alla loro scadenza, proprio per evitare che un organo in scadenza di mandato con le sue scelte produca effetti permanenti per il futuro, vincolando o condizionando le scelte dei nuovi titolari delle potestà amministrative (in questa direzione, fra le tante e molteplici sentenze, si cita Tar Puglia, sentenza n. 382/04); laddove non si dimostri la sussistenza di ragioni di urgenza ed improrogabilità, o di scadenze perentorie fissate dalla legge o di un ipotetico danno che sarebbe derivato dal ritardo nell’approvazione, l’adozione del PUC in prossimità del rinnovo del Consiglio comunale lascia senza dubbio perplesso ogni osservatore, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno verificare e conseguentemente prendere gli opportuni provvedimenti di competenza nel segnalato caso di Altavilla Irpina, che ha visto l’adozione di un atto così importante e sistemico, come lo strumento urbanistico, deliberato a soli venti giorni dalle elezioni amministrative.”