
ALTA VELOCITA’. UN ANNO DOPO LA “PASTETTA” DIVENTA LEGALE – (Dal Diario Politico del 23 ottobre)
23 Ottobre 2019 1 Di Norberto VitaleIl Sottosegretario Sibilia alla firma del protocollo di legalità per i cantieri dell’Alta Velocità che porteranno sviluppo, un anno fa lo stesso progetto veniva etichettato diversamente
La psicoanalisi dice che si è padroni di ciò che si tace e si è schiavi di ciò di cui si parla. Tanto più oggi, che le parole che pronunciamo restano più o meno indelebili. Penso alla linea ferroviaria di Alta Capacità Napoli-Bari. Mentre si stanno predisponendo i progetti esecutivi per il raddoppio del tratto Apice-Orsara, in mezzo al quale c’è la Stazione Hirpinia, i cui lavori per oltre 600 milioni cominceranno entro i primi sei mesi del prossimo anno, contestualmente è stato firmato un protocollo dai prefetti di Avellino e Benevento, da Rfi, dai sindacati per mettere al riparo i cantieri da ogni forma di illegalità e infiltrazioni malavitose. Seduto a quel tavolo, c’era anche Carlo Sibilia nella sua qualità di sottosegretario al ministero dell’Interno del governo giallo-rosa a benedire la firma.
Non più tardi dell’anno scorso, proprio di questi tempi, sempre nella sua veste di sottosegretario all’Interno ma del governo giallo-verde, Sibilia definì il tratto Apice-Orsara, Stazione Hirpinia compresa, una pastetta. Si giovò anche dell’intervento di un altro sottosegretario alle Infrastrutture, tale Andrea Cioffi da Salerno, fecero confusione sui costi, altri si inventarono provetti progettisti per dire che quello di Rfi non stava in piedi e per farlo stare si sarebbero gettati soldi con la palaa beneficio degli amici degli amici. Ricorderete anche che, a partire dalla pastetta, i sindaci, i consigli comunali e non solo della Valle dell’Ufita, la provincia di Gambacorta cominciarono a vedersi, a protestare, a difendere un’opera fondamentale anche per le aree interne, che da decenni non vedevano sul proprio territorio un investimento infrastrutturale di questa portata. Dopo un consiglio comunale straordinario che si tenne ad Ariano con la partecipazione di tutti i comuni dell’Ufita, furono definiti in un documento, primo firmatario il sottosegretario all’Interno, morti che camminano sulle clientele che noi faremo sparire.
Ora, nessuno vuole impiccare nessun altro alle parole dette. Ma vi pare normale che chi considerava la Stazione Hirpinia una pastetta, cioè una frode, il maneggio di soldi pubblici utilizzato per fini politici a beneficio di vaste clientele, sia la stessa persona che benedice il protocollo di legalità su una cosa che considerava sostanzialmente illegale, senza che nel frattempo una sola parola, non dico di scuse, ma una sola parola che dia conto appena appena di una qualche resipiscenza venga pronunciata?
Nel frattempo non è che quel progetto, il tracciato, quelle risorse, i tempi di realizzazione sono stati cambiati, riformati e men che meno stravolti. Stiamo parlando esattamente della stessa pastetta così come si presentava l’anno scorso. Anche questo diventa un esempio intollerabile di trasformismo da segnalare prima che passi in cavalleria perchè appunto non si ha il coraggio ma soprattutto non si sente il dovere di dare una minima anche se incompleta spiegazione.
Cari avellinesi sono un irpino come voi ma emigrato per ora nel centro-nord Italia.
Per lavoro attraverso spesso con il treno la linea Roma-Ancona e so perfettamente cosa significa attraversare con il teno gli appennini e una linea tortuoso ferroviaria e ho constatato il divario tecnologico e culturale che esiste tra le zone interne mal collegate con i grandi centri.
Ai politici irpini e vicini dico che non abbiamo sicuramente bisogno di “pastette” o “marchette” ma di “progresso territoriale e tecnologico” senza cercare buttarsi l’acqua vicino al proprio mulino.
Una ferrovia modera che attraversa gli appennini deve per forza essere costruita in sotterranea con molti costi ma questo non vuol dire buttare soldi pubblici.
I politici avellinesi dovrebbero cercare di costruire linee che servono l’Irpinia anche attraverso la stazione di Avellino quale capoluogo di provincia e che si collegano anche alla stazione Irpinia e non pensare di ostacolare progetti a favore di altri che tra l’altro sono stati bene finanziati non dimenticandoci del gran lavoro del presidente salernitano della regione Campania De Luca Vincenzo se oggi parliamo che la città di Avellino a breve avrà una stazione ferroviaria degna di tal nome appena dopo qualche anno che ha rischiato la chiusura definitiva!
Un progetto di questo tipo irripetibile nel breve periodo può cambiare le sorti di un territorio e di tanti miglia di giovani irpini per non prospettarli come è capitato al sottoscritto l’idea di emigrare.
Quindi prima di valutare e definire una “pastetta” un simile progetto pensateci bene che è in gioco la sorte di molta gente e il progresso territoriale della zona.
Un grazie anche al politico Umbrerto Del Basso De Caro che è stato sempre sensibile alla nuova linea ferroviaria sopratutto nel tratto Apice- Orsara con fermata in Valle Ufita pur essendo un beneventano e non nutrendo vecchi rancori per uno “scippo autostradale” del passato subito da parte dei beneventani ad opera degli avellinesi.
Incomprensibile l’ opinione di molti politici italiani che la tratta Roma-Bari-Taranto non è una ferrovia alta velocità perchè andremo solo a “180 Km ora” e non a “300 Km ora” e gli utenti la pagheranno come alta velocità
Prima di tutto la tratta è chiamata Alta Capacità e non Alta Velocità ed operatori del settore conoscono bene le caratteristiche peculiari di entrambe e il progetto è ben giustificato.
La nuova tratta che tva tra Afragola-Capua – Foggia dovrebbe percorrere all’incirca 180 Km nasce in una zona fino ad ieri mal servita o con inesistenti collegamenti ferroviari anche di tipo industriale.
Una linea alta capacità costruita con 2 binari si adatta meglio questo tipo territorio favorendo anche i collegamenti regionali o interregionali e di tipo commerciale che sono inesistenti.
Altrimenti avremmo avuto solo una linea di passaggio che poteva avere l’unico collegamento Roma-Napoli-Bari ma abbastanza insignificante dal punto di vista “ferroviario” servendo poche persone e industrie ma sarebbe ben servito da collegamenti di tipo “aeronautico”
Un grazie anche a tutti gli altri politici che si sono attivati a favore di questi progetti senza ostacolarli che ora non ricordo il nome!